Digital transformation trends

Fai fallire la tua digital transformation in 3 semplici mosse

Digital disruption. Ovvero quella cosa che tutti vogliono cavalcare, ma che nessuno sa come si fa.

Le stime parlano di un tasso di fallimento nei progetti di trasformazione digitale che si aggira tra il 70% e il 95% degli obiettivi di trasformazione mancati rispetto a quelli prefissati.

Perché alcuni progetti di digital transformation falliscono? Quand’è che la digital disruption ci distrugge?

Nonostante l'impatto accelerato degli ultimi due anni sulla trasformazione digitale, diversi studi mostrano come molte organizzazioni non riescano ancora a raggiungere i loro obiettivi digitali.

Il motivo principale per cui questi progetti falliscono è perché le organizzazioni tendono a pensare troppo in grande e troppo in fretta, senza tener conto del processo di apprendimento che il digitale comporta: bisogna camminare prima di poter correre, e i leader senior devono esserne consapevoli.

In questa cornice possiamo identificare 3 efficacissimi metodi per mandare all’aria il tuo progetto di trasformazione. Prova a controllare se sei sulla buona strada…

Non basta un tool per risolvere un problema di processo e non basta una nuova procedura per cambiare le nostre abitudini operative

1) LE ASPETTATIVE MAGICHE

Digitale è spesso sinonimo di semplicità, velocità ed efficienza, e spesso quello che succede è che si attribuiscano queste caratteristiche non solo agli effetti della digitalizzazione, ma anche alle attività di sviluppo dei progetti in ambito digital.

Non basta un tool per risolvere un problema di processo e non basta una nuova procedura per cambiare le nostre abitudini operative. Digitalizzare significa andare a fondo delle dinamiche organizzative, di processo e di business di un’azienda oltre che studiare la componente umana degli utilizzatori e dei fruitori di tool, procedure, prodotti e servizi.

2) L’ASSENZA DI RESPONSABILITÀ

Chi guida, coordina e monitora il processo di digitalizzazione? Il dipartimento IT sicuramente è un interlocutore tecnico imprescindibile, ma deve essere guidato rispetto al senso e alla direzione della trasformazione.

Molti progetti naufragano perché non c’è una governance in grado di definire obiettivi e priorità, oltre a non sapere quali siano le corrette metriche da osservare per valutare gli impatti della digitalizzazione.

3) IL RITORNO AL PASSATO

È normale sentirsi smarriti nei processi di transizione. Ed è normale, quando ci si sente così, trovare rifugio nelle care vecchie abitudini che conosciamo e sappiamo gestire nonostante i loro limiti.

Guidare e sostenere il cambiamento delle abitudini è fondamentale per riuscire a portare a compimento un progetto di trasformazione.

Il nostro desiderio di evoluzione si scontra con la nostra naturale umanità, un’umanità che troppo spesso non viene presa in considerazione nei processi di trasformazione.

La digitalizzazione può passare da viaggio eccitante a incubo terrificante se non siamo disponibili a fare i giusti passi.

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