• Chi Siamo
  • Aree di Intervento
  • Knowledge Share
  • Il Capitale Umano
  • Il Club

  • Le Persone

Prima del tuo prossimo speech, ecco la prima cosa a cui devi pensare

I consigli di Briar Goldberg, direttore del team Speaker Coaching di TED.

Briar Goldberg ha aiutato centinaia di speaker TED a prepararsi per il loro momento durante tutta la sua carriera. In questo articolo condivide alcuni preziosi consigli, incominciando da questo: “La prossima volta che sei chiamato a tenere una presentazione o uno speech, ricorda di tenere l’audience al centro della tua comunicazione: un modo per farlo è chiedersi: ‘che cosa sto donando alla mia audience?’ ”.

Nonostante al giorno d’oggi ci siano una quantità innumerevole di tutorial e video su come fare uno speech inappuntabile, una delle cose più trascurate quando si parla di public speaking è infatti uno degli aspetti più fondamentali: l’audience. Il risultato è che molte persone comunicano nella direzione sbagliata.

Come? Focalizzandosi sul raggiungere lo scopo di chi parla, e non di chi assisterà all’intervento. Quando l’audience sente che linguaggio e struttura non gli sono proprie, non capisce il messaggio, o peggio non gli importa. L’audience viene prima del contenuto di uno speech, e chiedersi quale sia il dono che gli si vuole dare aiuta a mettere il pubblico al centro del proprio intervento.

Conoscere il proprio pubblico

Che significato acquista pertanto questa comune espressione? Normalmente chi ha esperienza con i public speaking è abituato a farsi domande su età, ruolo, e background di chi assisterà al suo speech. Tuttavia, le domande importanti da porsi su questo aspetto vanno più in profondità, ad esempio: quali sono gli obiettivi della mia audience? In che modo la mia audience formula decisioni?

Allineare i propri obiettivi con quelli dell’audience

Conoscere realmente la propria audience passa quindi per analizzare nel dettaglio le motivazioni del proprio pubblico: perché le persone hanno deciso di togliere tempo ai loro impegni per assistere all’intervento, che cosa sperano di guadagnarci, cosa lo speaker possa dire per soddisfare e/o superare queste aspettative, sono tutte domande utili a riformulare l’approccio all’audience. Che succede però quando le aspettative dello speaker non si allineano con quelle dell’audience? In questo caso, è compito di chi farà l’intervento trovare il modo di convincere l’audience che ciò che ha da dire conta anche per loro. Non parliamo di persuasione, quanto piuttosto di far capire l’importanza che l’argomento ha per lo speaker.

Capire come l’audience formula decisioni

Non c’è possibilità di convincere un’audience senza sapere il tipo di informazioni di cui ha bisogno per decidere se cambiare opinione o meno. Ma dato che ogni platea è diversa, come fare a capirlo? La letteratura in materia è vasta, ma una modalità di approccio efficace è considerare che il pubblico può essere: composto da esperti, composto da persone non informate in materia, oppure composto da un misto dei due. In qualunque caso, l’approccio sarà quello di puntare su una strategia ben definita.

Un audience di esperti sarà maggiormente persuasa usando argomentazioni logiche, statistiche e dati, e percepirà lo speaker e il suo intervento positivamente.

Un audience di principianti al contrario sarà maggiormente propensa a considerare le opinioni dello speaker se questi sarà in grado di guadagnare credibilità. In questo caso, citare la propria esperienza e l’autorevolezza delle proprie fonti è un elemento fondamentale.

Un audience mista infine sarà molto più propensa ad ascoltare chi è in grado di fare appello alle emozioni. Chiunque nella sua vita ha operato delle scelte basandosi su emozioni e sensazioni, evocare quelle giuste saprà aumentare notevolmente l’efficacia comunicativa dello speaker.

Mettere i consigli in pratica

Spesso non ci è dato di sapere questo genere di informazioni, ma a pensarci bene, le occasioni per scoprirlo sono dietro l’angolo: la lista dei partecipanti, le aspettative dei colleghi o dei clienti, gli organizzatori dell’evento. Il feedback su come si è lavorato sul proprio speech è invece immediato: l’audience sarà più coinvolta, attenta e, a intervento concluso, più incline a trasmettere il messaggio al proprio network.

Leggi l’articolo completo qui

Ti è piaciuto l’articolo?

Condividi subito


Seguici sui social:

Contattaci

Siamo sempre alla ricerca di spunti e occasioni di confronto: contatta il nostro studio e inizia una conversazione ora, ti ascolteremo con interesse e risponderemo con piacere.

+39 0432 512884

info@eupragma.com

Partita IVA: 01462230309
Codice Unico: M5UXCR1

Dove puoi trovarci

Email, social, telefono sono sempre attivi, ma per l’insostituibile gusto dell’incontrarsi abbiamo sede a Udine e a Milano. Ecco gli indirizzi:

Via delle Erbe 9, 33100 - Udine

Foro Bonaparte 22, 20121 - Milano

Cookie policy Privacy policy
© 2019 Eupragma. All Rights Reserved.